mercoledì 20 settembre 2017

Jamie Dimon teme che il suo lavoro sia diventato obsoleto





di Jeffrey Tucker


Nulla dell'invettiva anti-Bitcoin di Jamie Dimon (“Bitcoin is a fraud”) ha senso. La tempistica era strana. Dopotutto, bitcoin si è mostrato al mondo fin dall'ottobre 2009. Non c'erano notizie che avrebbero potuto spingere l'amministratore delegato di JP Morgan ad affermare quanto segue:

Questa moneta non funzionerà. Non si può avere un business in cui si può inventare una valuta dal nulla e pensare che le persone che la acquistano siano veramente intelligenti.

Se foste in Venezuela o in Ecuador o in Corea del Nord o in altri Paesi del genere, o se foste un trafficante di droga, un assassino, o cose del genere, lo fareste meglio con bitcoin piuttosto che con i dollari USA. Quindi potrebbe esserci un mercato, ma sarebbe un mercato limitato.

È peggio dei bulbi di tulipano. Non chiedetemi di posizionarmi short. Potrebbe arrivare anche a $20,000 prima che questo accada, ma alla fine esploderà. Onestamente, sono scioccato che chiunque non l'abbia ancora capito.

Il pezzo si chiude con una minaccia non poco velata nei confronti di qualsiasi impiegato stia giocando con bitcoin – un atto che avrebbe messo in cattiva luce l'individuo più bravo e capace di qualsiasi azienda.



Rabbia contro la tecnologia

Potreste notare qualcosa di strano in tutta questa storia. Non ha alcun contenuto sostanziale. Non un argomento confutato. Bitcoin è una valuta, forse la valuta più preziosa del mondo, migliaia di volte più preziosa per unità rispetto al dollaro. L'opinione di Dimon, secondo cui nulla di prezioso può essere creato con le cifre, è semplicemente antiquata. Ci sono stati innumerevoli tentativi di creare una valuta prima di bitcoin e tutti sono falliti per motivi tecnologici specifici.

E bitcoin non è stato creato dal nulla. È stato creato utilizzando risorse reali per confermare le transazioni sul primo libro mastro decentralizzato che tiene traccia dei diritti di proprietà (cosa che l'umanità deve fare per progredire). Questo significa portare valore fuori dal Venezuela o dalla Corea del Nord in un altro luogo, ed è notevole ed emancipatorio.



Dal nulla

Ma se si vuole parlare di denaro creato dal nulla, che dire delle migliaia di miliardi creati dalla FED nel 2009 ed utilizzati in parte per salvare JP Morgan? Infatti i salvataggi di Morgan sono iniziati prima che la maggior parte del resto del Paese sapesse che nel 2008 c'era una crisi immobiliare. Ma in realtà questo non è particolarmente niente di nuovo: Morgan ha lavorato a braccetto con lo stato per più di un secolo.

È abbastanza ovvio: Jamie Dimon non sa e non vuole sapere niente di bitcoin. Non è un crimine, ma parlare dell'argomento come se si fosse un'autorità è patetico.

Allora perché l'ha fatto?

Egli stesso l'ammette: ha parlato con sua figlia, forse durante una cena, e lei stessa s'è vantata di possedere bitcoin.

«È arrivata e pensava d'essere un genio», ha detto in preda alla rabbia.

Quindi papà ha deciso di rimettere al suo posto questa stupida ragazza. Le ha dato una bella strigliata. Inoltre si sarà chiesto dove aveva preso uno strumento monetario così particolare. Da parte sua non credo sappia dove ottenere criptovalute o cosa farne.

Forse li ha trovati in uno dei migliaia di bancomat in tutto il Paese?

I tipi come Dimon credono di possedere il sistema. Sono i grandi intermediari. I padroni dell'universo monetario. Nessuno entra nel sistema o esce senza il loro permesso. È stato così per migliaia di anni.

Bitcoin sta cambiando tutto questo. Scaricate un wallet, trovate un amico e siete i proprietari di una valuta in grado di acquistare qualcosa nel mondo, in qualsiasi parte del mondo. E c'è di più: qualsiasi individuo può raccogliere capitali, senza intermediari. Senza JP Morgan.

Diciamo solo che Dimon ha un lieve conflitto d'interessi qui. Ha ragione di temere l'obsolescenza del suo lavoro.



Problemi di rabbia

E questo potrebbe spiegare i suoi problemi di rabbia. Secondo me la figlia può confermarlo.

Però una cosa è sicura: sua figlia sa di più sul mondo moderno rispetto a lui. Scommetto che è più brava di lui anche con Instagram.

Forse dovrebbe essere amministratrice delegata di una JP Morgan ricostituita, concentrata sulla modernizzazione del denaro e della finanza piuttosto che costringerci in strutture sfruttatrici ormai agli sgoccioli.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


6 commenti:

  1. Tempismo non casuale.

    La correzione sulle criptovalute era attesa da tempo: le chiacchiere di queste prostitute bancarie e politiche nonché i presunti contrasti cinesi alle cripto sono arrivati a cavalcare il momento facendo credere che la correzione fosse causata da loro.
    Patetici.

    Patetici ma non scemi: pur in preda alla rabbia lor signori si sono attrezzati per acquisti approfittando del momento.
    JP Morgan (e chissà chi altri) acquista ETF su bitcoin in europa, la Cina minaccia gli exchanger con nuove regole e così si assicura che alla bisogna i bitcoin presso di loro siano requisibili in un amen.

    Le criptovalute, aldilà se funzioneranno o meno, hanno il fastidioso difetto di aver fatto aprire gli occhi a tanti ignari su cosa sia il denaro fiat.

    R.G.

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    1. Assolutamente d'accordo con te Riccardo. Pero bisogna stare in campana sulle crypto.
      Dino

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    2. Cashless world is a crime

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  2. Questa volta sembrerebbe che le cose siano andate diversamente, la solita azione umana.... avidità.
    JPMorgan avrebbe speculato proprio in questi giorni sfruttando la caduta di prezzo di Bitcoin-
    Ma la Blockchain è trasparente e queste cose si scoprono velocemente.

    https://news.bitcoin.com/after-the-boss-calls-bitcoin-a-fraud-jp-morgan-buys-the-dip/

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